Las Vegas è in provincia di Bari – La Repubblica (BA)

Cardascio Business Solutions non rinuncia alla classe. Gli ambienti  ricercati sono quelli che il team ama “condizionare”.

C’è un sogno, al di là dell’Atlantico. È fatto di grattacieli, strade trafficate, caos, eccessi e di tanta determinazione. È il sogno americano.
Stesso sogno ma al di qua dell’Atlantico. Case basse, strade libere, vita tranquilla, sobrietà e stessa determinazione. È il sogno americano, senza controindicazioni.
È un po’ come il mare a Parigi, il buon cibo a Londra e  Las Vegas in provincia di Bari.
Las Vegas in provincia di Bari… ottima idea!

Continua il mio tour per i luoghi più interessanti della nostra Puglia. Oggi ho lasciato Bari, ho preso la Statale 100 e sono andato a Casamassima. Obiettivo: capire il perché di tanto successo di uno dei posti più in voga del momento, Las Vegas videolottery.
Al mio arrivo ad attendermi c’è un signore distinto. Dice di chiamarsi Antonio.

Nome troppo italiano. Per me è Tony. Mi invita ad entrare. Mi fermo d’istinto un passo prima di varcare l’uscio. Nutro sempre una certa diffidenza nei confronti della moquette. È una scelta d’arredo troppe volte presa alla leggera.
Insieme alla Porche Cayenne con l’impianto a gas e al Rolex d’oro comprato in spiaggia è un monumento al concetto del “vorrei ma non posso”. Basta una scelta sbagliata, un tessuto scadente o una manutenzione non sempre impeccabile per far precipitare un’intenzione chic in un risultato kitsch.

Con la stessa cautela con cui ci si appresta a mettere il primo piede su un tappeto di carboni ardenti, tocco la moquette di Las Vegas. La consistenza è notevole. Spessore e morbidezza sono quelli giusti. Spero solo di non trovare cicche di gomma attaccate o mozziconi di sigaretta sparsi qua e là. Staremo a vedere.
Nel frattempo posso affermare che si sente un gradevolo profumo di fresco. Gli arredi sono bianchi e luminosi. Una scelta rischiosa per i posti molto frequentati. Il bianco si sporca facilmente e la luce evidenzia lo sporco. Ma qui è tutto pulito.
Sedie e poltrone hanno un design ricercato, come pure i lampadari. «Il nostro intento era quello di portare in Italia un po’ di Stati Uniti… ma giusto un poco. Stile e design sono quelli italiani. Lì non ci batte nessuno». Come dargli torto… molto probabilmente un giorno riprenderò a chiamarlo Antonio.

«Moquette, arredi e pareti bianche. Coraggiosa come scelta. Gli addetti alle pulizie sono iscritti a libro paga?» gli dico con un tono spiritoso. «Abbiamo avuto un’idea più ingegnosa. Forniamo ai nostri clienti scopa, paletta e strofinaccio. Prima di andare via loro lasciano la postazione così come l’hanno trovata». Lo dice con aria seria e io per un attimo ci credo. Poi mi concede un sorriso sornione e aggiunge «Qui tutto è stato pianificato perfettamente. Ancor prima di partire avevamo stime circa l’affluenza molto vicine a quelle reali».
L’ambiente è piuttosto affollato. Eppure non c’è aria viziata. «Eseguiamo la manutenzione dell’impianto di climatizzazione ogni 15 giorni». Non staranno esagerando? «Allora avete iscritto a libro paga anche i tecnici dei climatizzatori?!».

Antonio mi risponde con tono solenne «Noi qui realizziamo sogni. Possibilmente grandi. Ma soprattutto in base a cosa decide una signora bendata che spesso bazzica da queste parti. Non vorremmo certo esaudire sogni in un ambiente da incubo!». Logica inesorabile!
«Amo informarmi e ho scoperto che i filtri, le bocchette e le canaline poco pulite degli impianti di climatizzazione provocano ogni anno più morti degli squali». Lo guardo un po’ perplesso. Mi accerterò su Google più tardi..

L'esperto del clima

Ho navigato su internet in lungo e in largo. Sono impressionato dai rischi che un climatizzatore privo della corretta manutenzione può nascondere nei suoi filtri…
«D’altronde non possiamo farne a meno. Nel 1976, 221 persone contrassero una strana forma di polmonite precedentemente non conosciuta e 34 morirono. La fonte di contaminazione batterica fu identificata nel sistema di aria condizionata dell’albergo. Da allora la legionellosi ha mietuto vittime in tutto il mondo».
Ma quindi il climatizzatore é un killer silente?
«Funziona un po’ come con i coltelli. Non é lo strumento in sé ad essere sbagliato. É l’uso che si fa di quello strumento. Sia in famiglia che nelle aziende spesso si tagliano i costi non visibili».
In effetti nessuno si accorge se i filtri vengono cambiati nei tempi giusti.
«I nostri polmoni se ne accorgono. Il nostro naso e la nostra gola anche. Gli effetti sono riniti, sinusiti, laringiti, tonsilliti, polmoniti e infine lei, la legionellosi».
Quindi la parola d’ordine é pulizia?
«Non solo quella. Bisogna sostituire i filtri scaduti».
Cosa succede quando i filtri sono scaduti?
«I filtri sono costituiti da carbone attivo, una sostanza in grado che di trattenere particelle da un micron. Anche se batteri e virus sono molto più piccoli, molti vengono assorbiti dal carbone.
Se i filtri non vengono cambiati il carbone si satura, esaurisce la sua capacità di ritenzione e rilascia tutto quello che ha trattenuto con un’ aggiunta di proliferazione batterica, anche di germi patogeni che raggiungono gli alveoli polmonari e creano infezioni».
Giorni fa ho incontrato un suo cliente che ha fatto della prevenzione uno stile di vita.
«Sanificare spesso i climatizzatori é un consiglio che do più o meno a tutti i miei clienti».
Però lui lo fa ogni 15 giorni.
«Las Vegas videolottery é la dimostrazione che una piccola spesa periodica evita le grandi spese. Nel loro caso i costi di manutenzione straordinaria sono pressoché inesistenti».
Una bella fortuna!
«Trasformare la fortuna in denaro é il loro mestiere».

INQUINAMENTO DOMESTICO: stare “al fresco” senza rischi.

I filtri devono essere puliti osostituiti ogni 3 mesi

La pulizia e la disinfezione delle sedi in cui sono alloggiati i filtri dev'essere effettuata ogni 6 mesi.

Le vaschette di accumulo devono essere svuotate ed eventualmente disinfettate ogni 3 mesi.

Un condizionatore sporco, magari riacceso dopo mesi di inattività, nasconde in se seri rischi per la nostra salute. Ogni suo componente sporco che entra a contatto diretto con l’aria può non solo favorire lo sviluppo di agenti batterici al proprio interno, ma anche facilitarne la diffusione negli ambienti domestici nel momento in cui entra in funzione.

La manutenzione permette di tenere sotto controllo il funzionamento del prodotto e la pulizia permette di eliminare incrostazioni, polveri, acari, muffe, batteri anche molto pericolosi come la Legionella che si sviluppano anche nei sistemi di condizionamento.

Cardascio Business Solutions gestiscono quotidianamente operazioni di pulizia e sanificazione degli impianti di condizionamento.

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